ASCENSIONE
Informazioni
Questa scultura è una riflessione visiva e concettuale sull’identità contemporanea.
Tre figure simboliche – “Responsabilità”, “Libertà” e “Identità” – si intrecciano in un
equilibrio fragile e profondo, tra guida, imposizione e aspirazione.
“Responsabilità”, scolpita in marmo bianco venato, ha il volto maturo e segnato
dal tempo. Tiene tra le braccia un neonato: la nuova vita affidata all’esperienza. Il
suo piede calpesta alcuni tasselli dorati della figura centrale, simbolo del peso del
passato che si riversa sul futuro. È forte ma non divino, umano, imperfetto, reale.
“Libertà” è un’entità androgina e ultraterrena, completamente calva, con il corpo
inciso da segni esoterici e simboli, simili a una scrittura perduta. I suoi occhi sono
chiusi, in ascolto di qualcosa di più profondo. Tiene un libro aperto verso l’alto,
come fosse una luce interiore, una conoscenza che non impone ma ispira.
“Identità”, al centro, è un corpo frammentato in tasselli dorati. È in ginocchio,
assorta nel tentativo di ricomporsi. Il suo materiale riflettente si fonde con la
superficie dello specchio fumé su cui poggia tutta la scena. Il riflesso è spezzato,
distorto, come la percezione che spesso abbiamo di noi stessi. Ciò che si vede è
parte del vero, parte del desiderato, parte del giudicato.
Il basamento specchiante non è solo supporto: è parte dell’opera, invita lo
spettatore a riflettersi dentro quel processo incompiuto, a domandarsi dove finisca
la propria identità e dove comincino le sue maschere.
L’opera intera mette in scena il conflitto eterno tra ciò che vorremmo essere (Libertà)
e ciò che ci sentiamo obbligati a essere (Responsabilità), mentre la nostra Identità si
costruisce, si perde, si ricompone.
È un’ascensione simbolica, imperfetta, faticosa e bellissima, dove ogni frammento ci
avvicina – o ci allontana – dalla nostra essenza.
Incisa nel cranio di Libertà, in una lingua aliena (inventata), una frase-koan spirituale
aspetta di essere decifrata:
“no forma, no tempo – no luce, no ombra – no radici, no legami – no inizio, no fine
– IO, TUTTI”
Una dichiarazione metafisica.
Una possibilità per ognuno.
Un invito a specchiarsi.